mercoledì 4 febbraio 2009

IGN recensisce Tenchu: Shadow Assassins

Dopo l'Australia, Tenchu: Shadow Assassins arriva negli Usa e l'autorevole IGN gli assegna un incoraggiante 8.


La recensione ricalca quanto letto su Gameplayer, sottolineando come il titolo abbia beneficiato notevolmente del ritorno allo sviluppo del team Aquire, creatore dei primi capitoli sulla Playstation.



La trama vede ancora protagonisti Ayame e Rikimaru, sempre al servizio di lord Gohda, impegnati questa volta nel salvataggio della figlia del loro signore, la principessa Kiku, rapita da una misteriosa organizzazione. Anche se il gioco non supporta il 480p (gira in 480i widescreen), l'impatto grafico è molto valido, specie per quanto riguarda la realizzazione delle ambientazioni, sempre molto evocative, e dei due protagonisti, mentre come al solito i nemici hanno movenze un poco rigide. L'audio presenta una colonna sonora molto bella ed un valido doppiaggio inglese, mentre non è selezionabile la traccia audio giapponese.
Ognuno dei due protagonisti gode di 10 missioni personalizzate, dunque la storia cambia punto di vista a seconda che si utilizzi Rikimaru piuttosto che Ayame. Come da tradizione, l'approccio migliore - per non dire obbligato - con cui affrontare le varie missioni è quello della discrezione: è importantissimo riuscire a muoversi nell'ombra senza farsi notare e colpire i nemici alle spalle, eliminandoli così al primo colpo. Le uccisioni silenziose sono state rese come dei veri e propri quicktime events, nei quali al giocatore è richiesto di compiere una determinata combo col controller per avere successo. Tutte le mosse sono estremamente cinematografiche, oltre a variare in base alla posizione da cui si attacca, con conseguente soddisfazione per il giocatore ad ogni uccisione portata a compimento con successo.
Nonostante tutte le accortezze possibili, può tuttavia capitare di venire ugualmente scoperti dal nemico. In questo caso al giocatore è consentito di scegliere se fuggire o affrontare l'avversario in un duello: nel secondo caso la visuale passa dalla terza alla prima persona e il controller del Wii diventa la naturale estensione delle nostre armi, con cui parare i colpi avversari e portarli a nostra volta. A quanto pare il sistema di combattimento in prima persona è ben congegnato ed i risultati sono decisamente migliori che nel vecchio Red Steel.
Nel complesso dunque il sistema di controllo del gioco appare molto valido, anche se non sono stati eliminati del tutto alcuni difetti del passato, come ad esempio la poca mobilità dei personaggi, ed il controller del Wii non appare sfruttato appieno.
Procedendo nell'avventura si renderanno disponibili molti oggetti che aiuteranno i protagonisti nelle loro missioni. Inoltre i due protagonisti sono dotati di uno speciale sesto senso, indicato come Mind's Eye, che permette loro sia di individuare la presenza di nemici mediante il loro calore corporeo, sia di vedere rappresentato il loro raggio visivo: una specie di radar soprannaturale già visto in altri episodi della serie e che consente di elaborare le giuste strategie per aggirare la sorveglianza più stretta. E' presente anche un sistema di valutazione che assegna un punteggio al completamento di ogni missione, spingendo a riaffrontare quelle già giocate per migliorare le nostre prestazioni.

In definitiva, dunque, una recensione positiva, che illustra un gioco davvero valido e con pochi punti deboli. Mancano però accenni riguardo due punti importanti. Sarà possibile salvare durante le missioni oppure no? E gli scontri con i boss sono presenti, oppure sarà possibibile uccidere anche loro con mosse stealth, come avveniva in Tenchu Z?

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