venerdì 20 febbraio 2015

Un ristorante ninja a Tokyo


Non è facile trovare un ristorante a tema che non sia una trappola per turisti e dove il cibo non rappresenti un optional trascurabile. Il ristorante Ninja ad Akasaka, Tokyo, può essere una gradevole sorpresa se si vuole indulgere a una serata di piacevole intrattenimento senza perdere il “focus” su quello che si mangia, compresi piatti speciali e creativi che si possono trovare solo lì. Manga e anime hanno reso innocuo l’alone di tenebra che circondava le sette di assassini silenziosi e atletici che hanno avuto una parte non trascurabile nella stessa storia politica del Giappone. Non è incongruo che il ristorante Ninja si ritrovi proprio nel quartiere della politica, dietro una grande parete di legno dove si apre una entrata anonima verso un regno di ombre. I clienti sono accolti all'ingresso e scortati da un “ninja” verso un percorso in discesa di passaggi segreti, tra ponticelli mobili e pareti che si aprono, cavernette con acqua e vegetazione, finte fiammelle che squarciano il buio: l’atmosfera vuole essere quella di un antico e inaccessibile castello della setta segreta ai tempi dello shogun. La discrezione è d’obbligo, anche nei tavoli con divisori scorrevoli e a grate. Secondo l’usanza giapponese, si sceglie prima da bere, tra “Ninja cocktails” e una selezione Ninja di vini giapponesi. Il menu’ è presentato su un rotolo scuro e offre vari opzioni, tra cui un “Yamato damashii” (spirito del Giappone) in 11 portate, spesso tematiche. Ad esempio, si comincia con grissini (accompagnati da paté di fois gras) a forma simile a una stella, che rappresentano i “shuriken”, dispositivi metallici a punte essenziali ai ninja (per uccidere, immobilizzare o scalare pareti). Ci sono gli spettacolari “Turban shell bombs a la escargot”, serviti su un letto di grunuli che vengono raggiunti dal fuoco che corre per un filo a serpentina acceso dalla cameriera-ninja. Un “piatto del mistero” crea un po’ di suspense, mentre una sorta di bouillabaisse giapponese viene preparata con cura all’istante. Arriva al tavolo un ninja illusionista che fa sparire e ricomparire monete, manovrando con incredibile abilità un accendino. I ninja erano noti anche per la maestria nel preparare il sushi: lo si può riscontrare quando arrivano pezzi e roll che concedono anche qualcosa alla creatività (la salsa di soia non è necessaria). Anche i dessert sono particolari: da un cheesecake a forma di rana a un dolce-gelato maccha a forma di bonsai. Torna l’illusionista con giochi di prestigio con le carte, che coinvolgono il cliente. Una carta viene fatta firmare, rimessa nel mazzo e recuperata in più modi misteriosi. Resterà come regalino, dentro una busta “pochibukuro”. Il conto è accettabile (il Yamato damashii è a 6.999 yen, 52 euro al cambio attuale). Si viene accompagnati all'uscita e quando la parete di apre sull'esterno sembra di tornare da un altro mondo. Una ninja sorridente apre un rotolo con scritto: torna ancora!

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